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Madre Maria Grazia Marenghi

Comunità

comunità casa famiglia Cremona madre con figlio

Il servizio si occupa dell’accoglienza di donne sole, gestanti e/o con figli minorenni, di donne vittime di violenza in genere, di donne extra comunitarie vittime del trafficking .

Ognuna di loro sperimenta una situazione di fragilità personale e/o famigliare.

Le donne possono essere accolte sole o con i loro figli ( minori ) che vengono accompagnati nella crescita in ogni aspetto della loro vita. Per ognuna di loro vengono elaborati progetti individualizzati in cui l’ascolto, l’accoglienza, hanno come prerogative il saper riconoscere, individuare il disagio vissuto, e rispondere alla richiesta di auto e di sostegno.

Ogni donna viene considerata una persona con una propria vita, dei sogni, bisogno di affetto, bisogno di crescere, di avere serenità,di uscire da una condizione di vittima per diventare una cittadina, capace di assumersi la propria responsabilità e di riappropriarsi della propria vita, capace di instaurare relazioni significative e di essere una buona madre e un genitore attento ed autorevole, con delle potenzialità da valorizzare unite a delle debolezze da non sottovalutare .

L’équipe articola strategie in grado di far interagire sistemi di protezione, accoglienza, integrazione sociale e lavorativa.

La vita comunitaria non viene considerata dall’èquipe una condizione di appoggio agli interventi educativi, ma l’essenza degli interventi, attraverso una strutturazione della vita quotidiana finalizzata a costruire occasioni di supporto alle carenti funzioni dell’io.

Tutta l’organizzazione della vita comunitaria, dalla scelta degli spazi fisici, alle attività del tempo libero, alle attività di mediazione culturale, agli spazi in cui mamma e bambino possono svolgere attività ludiche, agli avvenimenti della vita quotidiana, deve essere considerato intervento di carattere globale a favore delle ospiti, della loro crescita e del raggiungimento della loro autonomia e integrazione sociale.

Creare un clima di familiarità imperniato sulla consapevolezza dell’importanza della conoscenza di sé e della apertura agli altri e alle altre culture, attraverso molteplici occasioni di dialogo e di confronto ( non solo interno ma anche esterno ) è considerato importantissimo da un punto di vista educativo. La convivenza di utenti con situazioni e culture differenti necessita di un progetto flessibile e differenziato.

Attraverso l’esperienza relazionale e comunicativa di gruppo si offrono opportunità di conoscenza e di rielaborazione dei propri vissuti.

Gli obiettivi educativi vengono raggiunti anche grazie ad un lavoro di rete che ha portato alla valorizzazione di tutte le risorse del territorio e al coinvolgimento di tutti i soggetti significativi.

Il territorio viene infatti considerato luogo di vita,di appartenenza,di normalità,considerazione fondamentale nella progettazione della fase conclusiva dei percorsi di accoglienza che prevede nella maggioranza dei casi l’inserimento sociale, lavorativo ed abitativo.

La comunità in caso di necessità progetta anche dei percorsi di semi autonomia che permettono di sostenere le ospiti più deboli nel difficile passaggio dalla vita comunitaria all’integrazione sociale.

Destinatari

Donne maggiorenni sole o con figli ( per un numero non superiore a sette) che devono allontanarsi da casa a causa di maltrattamenti familiari e/o sperimentano situazioni di fragilità personale e/o familiare, donne in difficoltà gestanti o con figli minori, donne maggiorenni sole o con figli vittime del trafficking.

Servizi offerti

- Accoglienza personalizzata
- Assistenza psicologica
- Cura e protezione
- Assistenza sanitaria ed accompagnamento ai servizi territoriali
- Supporto alla genitorialità
- Servizio di mediazione culturale
- Assistenza giuridica e collaborazione con le forze dell’ordine
- Scolarizzazione e collaborazione con le agenzie educative del territorio
- Formazione professionale e lavorativa e accompagnamento alle agenzie del territorio
- Accompagnamento nella valutazione della possibilità di rimpatri assistiti
- Accompagnamento nella ricerca abitativa.

Metodologia

L’intervento pedagogico si realizza attraverso le seguenti azioni :
- Accoglienza
- Elaborazione di progetti individualizzati
- Vita comunitaria
- Colloqui individualizzati
- Incontri periodici con i servizi sociali di competenza
- Incontri di gruppo
- Mediazione culturale
- Sostegno alla genitorialità
- Rielaborazione dei rapporti con la rete parentale ( dove esiste )
- Alfabetizzazione e corsi di formazione professionale
- Accompagnamento ai servizi del territorio
- Formazione e inserimento lavorativo
- Progettualità personale e soggettiva
- Accompagnamento nella fase di sgancio dalla comunità secondo un progetto flessibile e differenziato

Personale educativo

La comunità “Madre Maria Grazia Marenghi” viene gestita mediante l’operato di:
- una coordinatrice che si occupa in sinergia con le operatrici e la psicologa di gestire la struttura, aggiornare e monitorare il progetto educativo individualizzato, gestire i rapporti con l’autorità giudiziaria, i servizi sociali competenti.
La coordinatrice inoltre si occupa dell’amministrazione della comunità stessa e dei rapporti con il Consiglio della Fondazione e degli Enti che si occupano, nel nostro territorio, del disagio femminile.
- la psicologa supervisiona l’aggiornamento del progetto educativo individualizzato, monitora gli incontri dell’equipe, collabora con la coordinatrice riguardo la gestione dei singoli casi e la progettazione di attività formative per gli operatori della comunità.
- le educatrici svolgono la funzione di sostegno e di accompagnamento delle ospiti attraverso un supporto educativo, di sostegno alla genitorialità, di accompagnamento ai servizi del territorio, di sostegno riguardo l’inserimento lavorativo e abitativo.
Operando nella quotidianità e condividendo gli spazi e i tempi delle ospiti propongono uno stile relazionale empatico, propositivo e dialogante.
Il progetto educativo individualizzato orienta l’intero loro intervento, gli obiettivi sono quelli condivisi con la coordinatrice e la psicologa e vengono via via rielaborati in base all’evoluzione riscontrata e/o alle difficoltà.
- la mediatrice culturale svolge un ruolo di supporto importante relativamente alla rielaborazione del progetto migratorio e alla risoluzione di conflitti che possono nascere in un ambiente multietnico.
- i volontari si rendono disponibili per varie mansioni in accordo e su precise indicazioni della coordinatrice. Ci si avvale inoltre di un consulente legale e di uno studio commerciale.

Accesso al servizio

La comunità accetta l’inserimento di donne sole o con figli, anche extracomunitarie, La richiesta deve essere scritta e accompagnata da un relazione psicosociale. Può essere previsto un incontro preliminare tra la donna, la comunità e il servizio sociale di competenza. La zona di competenza è data da: 
- Servizi Sociali dell’ambito distrettuale di Cremona,
- Servizi Sociali della Regione Lombardia,
- Servizi Sociali di altre regioni.
Valutata la situazione di ogni richiesta la coordinatrice unitamente all’equipe deciderà per un inserimento immediato o per un periodo di prova.
Con l’Ente responsabile e gli operatori sociali viene concordato il progetto educativo individuale coinvolgendo l’ospite, parte integrante del progetto.

Rette

Il servizi sociali dei comuni invianti corrispondono alla Fondazione Madre Rosa Gozzoli onlus per le attività svolte dalla comunità di accoglienza una diaria giornaliera relativamente alla quale si può richiedere la Carta dei Servizi scrivendoci.

Monitoraggio e verifica

Per ogni ospite della comunità viene redatto un progetto educativo individualizzato a partire dalle indicazioni fornite dall’Ente inviante e dalle osservazioni “sul campo” realizzate dall’operatore socio educativo nel primo periodo di accoglienza presso la comunità.
Il livello di raggiungimento degli obiettivi viene misurato mediante gli indicatori previsti dal progetto stesso che permettono di monitorare l’andamento dei risultati raggiunti. Le occasioni di monitoraggio sono:
- equipe mensile
- colloqui individuali tra l’ospite, l’operatore socio educativo, la coordinatrice e la psicologa,
- incontri periodici con il servizio inviante
- monitoraggio delle agenzie educative, degli istituti di formazione scolastica, i luoghi di lavoro.
La durata del progetto educativo individualizzato verrà concordata di volta in volta con i servizi invianti.
Per ogni ospite l’operatore socio educativo redige e aggiorna una cartella individuale con il relativo progetto della donna, le azioni realizzate, le capacità genitoriali, le impressioni raccolte, il cambiamento osservato, le autonomie raggiunte, la qualità delle relazioni instaurate con le altre ospiti, le prospettive che si aprono. Terminato il progetto individualizzato viene redatta la relazione conclusiva nella quale la coordinatrice e la psicologa delineano i risultati raggiunti, le criticità riscontrate, le prospettive.

Customer Satisfaction

La Fondazione Madre Rosa Gozzoli si è dotata di strumenti che misurano la Customer Satisfaction.
Si tratta di questionari qualitativi e educativi che permettono alle donne sole o con figli, ospiti della comunità Madre Maria Grazia Marenghi, agli enti invianti ed agli operatori di esprimere un giudizio sul grado di soddisfazione del servizio offerto dalla comunità.

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Indirizzo

Fondazione Madre Rosa Gozzoli o.n.l.u.s.
Via Geremia Bonomelli, 60
26100 Cremona         

Contatti

Email: scrivici
Telefono: 0372-412779
Cellulare: 351-2431847
Fax: 0372-1874834

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